Te lo sei mai chiesto? Perdere i dati del tuo lavoro, come documenti, progetti, scansioni, posta elettronica, è un disastro che, oltre al danno intrinseco, ti espone anche a responsabilità di legge.
Tuttavia anche se perdi tuoi dati più intimamente personali, come le foto dei tuoi figli, dei tuoi genitori o del tuo cane, è una tragedia. Anzi, per certi versi lo può essere ancor di più che non perdere i dati del tuo lavoro. Questi infatti puoi ricostruirli dalle copie inviate ai clienti o alle pubbliche amministrazioni.
E perdere i tuoi dati è un disastro la cui ampiezza la percepisci solo quando ti succede. Perché non solo non hai più la memoria storica del tuo lavoro, ma devi impiegare tempo e denaro per tentare di recuperarli.
E’ come quando decidi che la polizza cristalli siano soldi buttati, finché non ti si rompe il cristallo della tua auto, pieno di sensoristica, e ti senti un idiota, mentre il tuo assicuratore ti fa sommessamente notare che forse ottanta euro annui sarebbero stati una mossa più intelligente che non tirarne fuori mille, perché ti sei dimenticato di notare che ormai i parabrezza delle auto sono pieni di sensori.
Con i backup è lo stesso. Quando propongo una soluzione per il salvataggio dei dati entra in gioco la tipica dissonanza cognitiva del “tanto a me non succederà mai”. Ma un bel giorno…
E’ una bella giornata, ti alzi carico. Passeggiata per risvegliare il fisico e preparare la mente, un po’ di esercizi per mantenersi in forma, una bella colazione e un buon caffè per partire di slancio che manco un Pocket Coffee.
Bacio alla moglie e ai bambini, coi quali ti raccomandi di non scarnificare nessuno a scuola e poi sali in macchina.
Metti in moto, fai partire la tua playlist di Spotify per la mattina, ma arriva una telefonata. E’ l’ufficio...Dio mio come odi il mondo, quando sta partendo il tuo pezzo preferito e magari ti parte un “ma non sono nemmeno le otto! Cosa avranno da rompermi i….”, ehm, ci siamo capiti.
“Ciao, dove sei? Sono arrivato, ho acceso il computer, ma è tutto rallentato e Excel non mi apre i documenti. Dice che il formato non è valido”.
E che ne sai? Non sei Bill Gates! “Aspetta, due minuti e arrivo!” e nel mentre magari, preso ancora per l’incazzatura di Spotify, pensi anche “ah, che rincoglioniti! Chissà che cazzata hanno combinato!”
Arrivi in ufficio e scopri che tutti non riescono ad aprire nulla!
Fermi tutti! Cosa succede? Chiamate il tecnico!
La tua collega chiama il tecnico, al quale a sua volta ha fatto saltare Spotify (è una congiura!) e risponde celando a malapena la seccatura. Lei gli descrive il problema e lui si paralizza. Realizza subito!
“Spegnete tutto! Staccate i cavi di rete, ora, subito!!!”
Nel giro di un minuto è chiaro a tutti il duro risveglio. Sugli schermi dei computer lo sfondo è cambiato. La foto della tua famiglia è stata sostituita da una serie di istruzioni.
Leggi col cuore in gola, ma la sostanza è semplice. Vogliono Bitcoin, zero virgola qualcosa. Tiri un sospiro di sollievo. “Dai, è una cazzata”.
Il tuo tecnico però ti scaraventa nel mondo reale. “Il cambio attuale Bitcoin/Euro (5 febbraio 2021) è di trentunmilacinquecentoventiseivirgolaventiquattro euro per un Bitcoin”. Fai un rapido calcolo...ti stanno chiedendo dodicimila euro per i tuoi dati!
Ora qui viene il bello. Perché quello che hai deciso mesi fa, in un istante, fa tutta la differenza del mondo. Hai mai visto il film Sliding Doors? Parla di linee temporali. Cosa sarebbe successo, se avessi preso decisioni differenti? Giochiamo a Sliding Doors.
Fai i backup su chiavetta USB. Siccome ti sei accorto che ti ricordavi di farli una volta al mese, quando andava bene, ecco che lasci la chiavetta attaccata al computer, così sei sicuro che vengano fatti tutti i giorni. Peccato che il virus che ha cifrato i tuoi dati abbia visto la chiavetta e ne abbia cifrato tutto il contenuto. Risultato? Sei fritto.
Ti ricordi di farli tutti i giorni? Bravo! Magari cambia strategia, perché le chiavette USB non sono sistemi di backup affidabili. Se ti si frigge e scopri la frittura quando devi recuperare il backup, sei fritto tu ed è fritta lei. E il fritto fa male!
Ah e se l’hai con te e la attacchi in un sistema con un cryptolocker che gira, ti cifra tutto all’istante.
Non male come la chiavetta, ma male lo stesso. Se il disco USB era attaccato alla macchina è andato anche lui. Questo metodo di backup va bene solo come ridondanza su un NAS. Ti spiego meglio nel prossimo paragrafo.
Hai dato retta al tuo tecnico? Allora hai in ufficio un’unità almeno a doppio disco, invisibile dalla rete e quindi da programmi indesiderati, ma solo dal software di backup. In più, come da paragrafo precedente, hai due dischi USB che, a giorni alterni, attacchi al NAS e ti porti via alla sera. Questo è un backup!!
Se invece il NAS è in rete e visibile a tutti, hai solo un disco condiviso, che sarà sicuramente fritto anche lui!
Una soluzione del genere ti costa circa seicento euro più l’installazione. Questo investimento fa tornare la tua giornata una bella giornata, perché tempo di ripristinare i dati del giorno prima e sei operativo. E poi vuoi mettere il gusto di rispondere a chi ti ha cifrato il disco dicendogli che i Bitcoin se li infila dove non batte il sole?
Sei un grande! Hai dato davvero retta al tuo tecnico e ti sei dotato di una soluzione che è, a tutti gli effetti, un disaster recovery. Tradotto in linguaggio scurrile suonerebbe tipo “non me ne fotte una mazza, io con un click torno a com’era il sistema quindici minuti prima dell’attacco!”. Queste soluzioni sono interamente software e portano i tuoi dati al sicuro, lontano dagli occhi indiscreti di un virus. E valgono ogni singolo euro! Costo? Si parte da circa cinquanta euro al mese per cinquecento Giga di spazio, ma poter tornare operativo in quindici minuti non ha prezzo!
Hai deciso di dotarti sia di backup su NAS, che disaster recovery! Tu o sei uno che vede lungo o sei uno che è rimasto scottato e ha capito che il backup è un investimento sul futuro e un mettere al sicuro il tuo passato. Chapeau! Imparare dagli errori o dagli eventi negativi è il succo della vita.
Quanto mi costa l’aver perso i dati? Dipende da caso a caso, ma ti spiego cosa accade nei giorni successivi:
Il tuo tecnico: “Ciao, ci saresti lunedì alle 14.00? Vorrei proporti una soluzione di backup. Ormai c’è un attacco informatico ogni secondo e mezzo e la tua infrastruttura è troppo esposta”.
Cosa rispondi al tuo tecnico? Pillola rossa o pillola blu?
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